ANTONIO D’ALESSIO (AZIONE): “CON AUTONOMIA DIFFERENZIATA APPROVATO LO SPACCA ITALIA”

“Un briciolo di lucidità sarebbe bastato per sventare l’approvazione di un provvedimento che passerà alla storia come lo ‘spacca-Italia’. Avrà un impatto fortissimo sulle istituzioni, sull’assetto costituzionale, sul lavoro, sulla sanità, sull’economia, sulla scuola, sul futuro dei nostri figli. Davanti a questo scenario, un legislatore attento e saggio si sarebbe confrontato in maniera aperta e con i tempi giusti, ponendo al centro del dibattito un tema così importante, ed invece abbiamo avuto un iter da dimenticare. Andava affrontato con legge costituzionale per l’impatto che avrà sulla Costituzione; si poi è scelto di velocizzare al massimo, di non lasciare il giusto spazio al dibattito, quando invece c’era un Paese che lo chiedeva. C’è stato un evidente accordo nella maggioranza, una riforma epocale che diventa merce di scambio per percorsi elettorali”. Lo ha affermato Antonio D’Alessio, deputato di Azione, nella dichiarazione di voto sull’Autonomia differenziata in aula alla Camera. D’Alessio ha ricordato il “silenzio assordante della maggioranza, che ha rimbalzato ogni tentativo di aprire un dibattito vero” in un Parlamento che “in realtà, viene svuotato, non esiste più. Per non parlare, poi, di come il Parlamento venga tagliato fuori da questo provvedimento negli accordi tra Stato e regione e non solo, ma anche sulla determinazione dei LEP. Su questo abbiamo provato anche a sottoporre all’attenzione dell’Aula degli emendamenti, per trasformare i pareri che dovrà fornire il Parlamento in pareri vincolanti e, invece, sono rimasti dei pareri non vincolanti”. D’Alessio ha evidenziato le preoccupazioni espresse “nelle audizioni, nei pareri di Bankitalia, da Confindustria, dalla Conferenza episcopale italiana” sostenendo che “ci saranno delle ricadute economiche, venti sistemi energetici diversi, venti sistemi scolastici, venti sistemi di trasporto, venti sistemi sanitari, venti sistemi fiscali. Si creeranno dei microcosmi normativi, burocratici, amministrativi, autorizzatori: tutto sarà un ostacolo alla velocità e alla fluidità delle attività economiche, che sono totalmente frenate”. “Quello che più preoccupa – ha concluso D’Alessio – è l’irreversibilità: il giorno in cui la regione e lo Stato, il Governo, con l’avallo di un Parlamento che non avrà pareri vincolanti, firmeranno un accordo, non ci sarà modo di tornare indietro”.