L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MAGISTRATI ANNUNCIA GIORNATE DI SCIOPERO CONTRO LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA

La separazione delle carriere dei magistrati “non risponde ad alcuna esigenza di miglioramento del servizio giustizia, ma determina l’isolamento del pubblico ministero, mortificandone la funzione di garanzia e abbandonandolo ad una logica securitaria, nonché ponendo le premesse per il concreto rischio del suo assoggettamento al potere esecutivo”.

E’ quanto si legge nel documento dell’Associazione nazionale magistrati (Anm) approvato all’unanimità al termine del Comitato direttivo centrale di oggi a Roma. E’ una riforma che, “stravolgendo l’attuale assetto costituzionale e l’equilibrio tra i poteri dello Stato, sottrae spazi di indipendenza alla giurisdizione, riducendo le garanzie e i diritti di libertà per i cittadini”, denuncia ancora l’Anm che annuncia iniziative come “l’indizione, in relazione all’iter parlamentare di discussione del ddl di riforma costituzionale, di una o più giornate di astensione dall’attività giudiziaria per sensibilizzare l’opinione pubblica sui pericoli della riforma”, e, “nella eventuale prospettiva di un referendum costituzionale, l’impegno ad ogni forma di mobilitazione, inclusa la partecipazione ad eventuali iniziative di comitati referendari”.