TERRENI CONFISCATI AI GIOVANI AGRICOLTORI: PROTOCOLLO TRA MINISTRI LOLLOBRIGIDA E PIANTEDOSI

Restituire alla comunità beni sottratti alla mafia e stimolare la giovane imprenditoria agraria. Sono questi, sintetizzando, i principali obiettivi del protocollo siglato questa mattina a Roma tra il ministero dell’Agricoltura, la sovranità alimentare e le foreste e l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Un progetto definito dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e dal ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, di “ampio respiro” ed in grado di coniugare il reimpiego a scopo sociale dell’ingente patrimonio fondiario confiscato (circa 9.000 terreni) con il rilancio delle politiche a sostegno dell’agricoltura e in particolare, degli interventi in favore dei giovani imprenditori agricoli. Il progetto prevede che l’Agenzia per i beni confiscati, proceda al mantenimento dei cespiti prescelti al patrimonio dello Stato, assegnandoli in uso al ministero dell’Agricoltura. Quest’ultimo, una volta ottenuta ‘assegnazione dei beni, disporrà, attraverso la controllata Ismea, la loro messa a bando pubblico, per la concessione in favore di giovani imprenditori del settore agricolo, a titolo oneroso verso la corresponsione di un canone agevolato, nel rispetto delle normative europee in materia di aiuti di Stato.